di Anna e Maria Sciacca
In Brasile, nello stato di Minas Gerais, a qualche chilometro da Santa Barbara, tra montagne e sentieri che portano a cascate, fiumi e torrenti, in un ambiente dove la savana tropicale e la foresta atlantica si incontrano, si trova il Parco Naturale di Caraça e l’antico monastero ad una altitudine di 1,250 metri dove turisti e visitatori da tutto il mondo possono godere dell’ospitalità nelle stanze semplici e confortevoli del monastero e dove si possono incontrare i fulvi lupi della criniera che vengono anche chiamati in Brasile guarà, aguarà guazù, lobo warà, che nella lingua dei Tupi-Guarani, la parola guarà significa rosso, e guassu o guaçu significa grande. Al santuario di Caraça l’incontro tra i religiosi ed i lupi guarà ci ha fatto venire in mente la bellissima immagine di San Franceso d’Assisi quando aveva avvicinato un lupo, e nel bellissimo testo poetico “Il Cantico delle Creature” (Canticum o Laudes Creaturarum) il frate affermava l’amore per tutte le creature dell’Universo.