Un romanzo di ricordi, segreti e destini incrociati.Cinquant’anni dopo, il tempo non ha spento le domande né cancellato i rimorsi.
È in questo scenario che si muove “Le lacrime del mare” di Sonia Perin, un romanzo che unisce memoria e malinconia, intrecciando le vite di tre uomini e di una donna che non c’è più.
Amos e Paolo si ritrovano, ormai anziani, davanti a un tavolo del bar di Beatrice.
Di fronte a loro si apre il sipario della memoria: l’amore per Anna, i sogni nati nell’estate del 1972, l’incontro con il pittore Cristiano che cambiò per sempre i destini di tutti.
Al centro resta Eros, figlio di un amore estivo, simbolo di una paternità mai chiarita e di una verità rimasta sospesa per decenni.
Ma tra le pagine vive anche Silvia, la ragazza dagli occhi tristi, costretta a un matrimonio segnato dalla violenza e dalla sopraffazione. La sua è una storia di dolore e coraggio: fuggire da un legame tossico per inseguire la libertà. La sua vicenda si intreccia con quella degli altri personaggi, dando voce a una generazione di donne che troppo spesso hanno sofferto in silenzio.
La spiaggia della Brussa, a Caorle, non è solo un luogo ma una presenza costante: il vento, le onde e la sabbia diventano metafora del tempo che porta via ricordi e illusioni, lasciando negli occhi dei protagonisti quelle “lacrime del mare” che danno il titolo al libro.
Il romanzo si muove tra passato e presente, tra la leggerezza degli anni Settanta — i giorni spensierati con gli amici del muretto, le canzoni che segnavano la giovinezza, gli amori lampo — e il peso di un presente fatto di solitudine, rimpianti e ricerca di pace.
Amos, in particolare, incarna la fatica di chi ha vissuto troppo a lungo nel ricordo, ma trova nella Madonna dell’Angelo un simbolo di consolazione e speranza per l’autunno della vita.
Lo stile di Sonia Perin è intimo, evocativo, capace di riportare il lettore dentro le atmosfere di quegli anni. Le lacrime del mare non è solo una storia di amori perduti e paternità contese, ma anche un omaggio alla giovinezza, alla nostalgia e al coraggio di chi cerca di spezzare le catene di un destino imposto.
Un romanzo coinvolgente, che emoziona e accompagna chi legge in un viaggio tra le estati di Caorle del ’72 e ’73 e le riflessioni mature di oggi. Perché il mare non dimentica: trattiene i segreti e li restituisce, un giorno, sotto forma di onde e di lacrime.

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