Artemis 1 e Starship

di Piero Giuseppe Goletto

Le tensioni internazionali non fermano né la NASA né SpaceX che stanno lavorando incessantemente per far diventare realtà il sogno di una presenza umana sulla Luna e su Marte.

E’ imminente il “wet dress rehearsal”, la prova generale, del lancio della missione Artemis 1, primo passo del programma spaziale Artemis.

La prova generale consiste nell’effettuare tutte le operazioni di preparazione al lancio eccetto l’accensione dei motori (il conto alla rovescia si ferma un po’ prima del tempo zero).

Se la prova generale avrà successo, tra maggio e giugno 2022 la missione Artemis 1 effettuerà il suo volo.

Si tratta di una missione senza equipaggio di 26 giorni che invierà una capsula di nuova concezione e tecnologia, di nome Orion, oltre la Luna e lo riporterà poi a casa eseguendo alcuni esperimenti. Tra questi si segnala per rilevanza l’esperimento MARE (Matrioska AstroRad Radiation Experiment), che testerà nuove tecnologie progettate per proteggere dalle radiazioni.

MARE, a cui partecipa anche il Centro Aerospaziale Tedesco DLR, utilizzerà due finte astronaute, Helga e Zohar. I due manichini voleranno sedute sui sedili della capsula Orion e, tramite appositi rilevatori di radiazioni, permetteranno di conoscere la dose di radiazioni realmente percepita dal corpo umano durante un volo verso la Luna.

Artemis I si serve di un vettore completamente nuovo, la cui realizzazione si basa sulle esperienze delle missioni Apollo e Shuttle. Lo Space Launch System (SLS), questo è il nome del vettore, è alto 98 metri, ed è capace di una potenza superiore del 15% rispetto al vettore Saturno V.

Se la missione Artemis 1 del prossimo maggio 2022 la NASA inizierà a lavorare per la missione Artemis 2, attualmente prevista nel settembre 2023, che vedrà quattro astronauti girare intorno alla Luna, come avvenne nella missione Apollo 8. Se anche questa missione avrà successo, tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026 l’umanità tornerà davvero sulla Luna.

Dal canto suo, Space X sta sviluppando lo Starship, veicolo spaziale completamente riutilizzabile, che dovrebe essere testato quest’anno. Starship è alto 120 metri ed è molto più potente dell’SLS e potrebbe risultare notevolmente più economico.

Il concetto di funzionamento di Starship è però completamente diverso da quello di SLS: quest’ultimo è infatti un vettore “convenzionale”, mentre il progetto di Starship prevede che il veicolo sia messo in orbita e rifornito con un’altra navicella per consentirle di raggiungere la destinazione finale.

E’ peraltro da osservare che la NASA prevede di utilizzare all’interno della missione Artemis 3 una versione di Starship idonea a garantire il collegamento tra la superficie lunare e il Gateway, una sorta di Stazione Spaziale Internazionale a cui attraccano i vettori provenienti dalla Terra. Questo si rende necessario perché la capsula Orion è simile per concezione a quella delle missioni Apollo e non è un modulo lunare tipo LEM.