E dopo lo shuttle?

di Piero Giuseppe Goletto

 Il “dopo” dell’esplorazione spaziale umana si è cominciato a scriverlo nell’era Shuttle dapprima con la collaborazione americana-russa relativa alla stazione spaziale Mir e poi con la International Space Station.

 La Stazione Spaziale Internazionale è un laboratorio di ricerca scientifica e tecnologica, collocato in orbita terrestre bassa, concepita per essere abitata permanentemente da astronauti di varie nazionalità (americani, canadesi, russi, europei e giapponesi) e permettere di testare componenti di veicoli spaziali che saranno necessari per le future missioni di lunga durata verso la Luna e Marte.

 

Recentemente la Cina ha espresso spesso l'interesse alla partecipazione al progetto, tuttavia attualmente non risulta direttamente coinvolta. I responsabili delle agenzie spaziali indiane e sud-coreane hanno annunciato, durante l'International Astronautical Congress del 2009, di accedere al programma in funzione di permettere un'estensione della vita della ISS.

 

La possibilità di acquisire esperienza nella manutenzione, riparazione e sostituzione dei suoi componenti in orbita è di fondamentale importanza per la gestione di un veicolo spaziale lontano dalla Terra.

 

I principali campi di ricerca in atto sulla ISS comprendono la ricerca sull'uomo, la medicina spaziale, la biologia, (con esperimenti biomedici e sulle biotecnologie), la fisica (compresa la meccanica dei fluidi e la meccanica quantistica), la scienza dei materiali, l'astronomia (inclusa la cosmologia) e la meteorologia.

 

Di grande importanza – anche per implicazioni di natura medica sulla Terra – è lo studio della perdita di massa ossea e muscolare in condizioni di microgravità. Inoltre, si prevede che alcune tecniche di diagnostica guidata a distanza avranno certe applicazioni sulla Terra in situazioni di emergenza e in contesti rurali dove l'accesso alle cure di un medico esperto sono difficili.

 

E’ interessante notare che tutti i laptop a bordo della ISS sono collegati alla Terra con una velocità di 3 Mbps di trasmissione e 10 Mbps di ricezione, pertanto comparabile con una connessione ADSL commerciale.L’ISS non è un progetto di ricerca concluso in se stesso ma va visto quale progetto abilitante missioni permanenti sulla Luna e l’esplorazione di Marte.

 

A proposito del ritorno sulla Luna, è di questi giorni la notizia che è stato assegnato a SpaceX l’appalto per costruire il modulo di atterraggio lunare con il quale gli Stati Uniti contano di rientrare sulla Luna nel 2024. Il ritorno degli uomini sul nostro satellite sarà preceduto da due missioni propedeutiche nel 2021 e nel 2022-2023.