Perché è così importante Marte nella ricerca astronomica?

di Piero Giuseppe Goletto

Il lancio della missione InSight, avvenuto pochi giorni fa e di cui abbiamo dato conto, offre l’occasione per due approfondimenti. Il primo di questi affronta gli aspetti scientifici della ricerca astronomica relativa al “Pianeta Rosso”.

Marte è infatti particolarmente “interessante” per due ragioni. Anzitutto si tratta di un pianeta di tipo terrestre; assodato che non è possibile la vita su Venere (temperatura media alla superficie: 460 gradi contro 15 gradi sulla Terra; pressione 90 atmosfere contro 1 atmosfera sulla Terra) questa si è cercata su Marte.

Il primo passo per cercare la vita su un altro pianeta è cercare acqua: le varie sonde e i lander che hanno raggiunto Marte hanno fatto emergere che acqua potrebbe essere intrappolata sotto la superficie di quest’ultimo pianeta.

Una delle questioni più rilevanti riguardo Marte è se questo pianeta abbia ospitato in passato forme di vita(intendiamoci: i “marziani” sono argomento da fantascienza, e Marte è stata un’ambientazione rilevante). La missione Viking, negli anni ’70, non potè dare una risposta conclusiva.

I rover gemelli Spirit e Opportunity, lanciati dalla NASA nel 2003, provarono in modo definitivo che sulla superficie Marziana vi era acqua allo stato liquido nel passato, grazie al ritrovamento delle sue tracce in entrambi i punti di atterraggio. Furono infatti trovati minerali quali l’ematite, che si forma in presenza d’acqua.

La presenza di acqua allo stato liquido è impossibile su Marte a causa della sua pressione atmosferica eccessivamente bassa; è però abbondante il ghiaccio e si pensa che grandi quantità di acqua siano intrappolate sotto la superficie. Si pensa che durante le fasi iniziali della storia di Marte fosse presente una grande quantità di acqua allo stato liquido. Sono state riscontrate reti costituite, apparentemente, da affluenti, corsi principali e delta fluviali, che somigliano molto a quelle che si formano sul nostro Pianeta grazie ai corsi fluviali.

Il 13 marzo 2016, in particolare, Curiosity fece una delle sue scoperte più riprese dalla stampa internazionale, e anche più importante per i risultati finali della missione: dall’analisi di un campione di roccia raccolto da Curiosity emerse che in tempi remoti su Marte ci fossero condizioni favorevoli a ospitare qualche forma di vita, sotto forma di microorganismi.

Il rover Curiosity ha inoltre trovato acqua, zolfo e sostanze clorurate nei primi campioni di suolo marziano,  ma la NASA non esclude che tali tracce siano state inquinate da materiali trasportati dalla Terra per cui si muove con estrema cautela. L’anno 2020 sarà di estrema importanza. Dopo che nel 2016 l’ESA lanciò il Trace Gas Orbiter per studiare i gas atmosferici di Marte, verrà lanciato un rover che effettuerà studi sulla superficie, per cercare tracce di vita presente o passata.

La missione Exomars avrà inoltre tra i suoi obiettivi la validazione delle tecnologie necessarie per L’esplorazione sicura del pianeta in prospettiva di una “Mars Sample Return” ovvero una missione di andata e ritorno sulla Terra. Un rover dovrebbe raccogliere una serie di campioni di roccia usando un braccio e/o mano robotico oppure un apposito trapano per raccogliere campioni dal sottosuolo marziano.

La NASA prevede di inviare anch’essa un rover per studiare il clima e la superficie di Marte nell’ipotesi di future missioni esplorative umane. Ulteriori sonde verranno lanciate dal Giappone e da altri Paesi, sempre in ottica di studiare la biologia marziana.

 La compagnia privata Space X intende lanciare la prima missione cargo verso Marte nel 2022. Tale missione ha lo scopo di individuare risorse idriche, identificare potenziali situazioni di pericolo e portare sul pianeta alcune infrastrutture in vista di una missione successiva, prevista per il 2024, che vedrebbe il primo equipaggio sbarcare su Marte.

Glossario:

lander – navicella che atterra e sosta su un altro pianeta

rover – veicolo che si muove su un altro pianeta e viene trasportato su di questo da un lander