Omaggio a Neil Simon

di Piero Giuseppe Goletto

Neil Simon, grandissimo commediografo del Novecento, è mancato pochi giorni fa e sentivamo l’esigenza di esprimergli gratitudine e rendergli omaggio.

E’ giusto essere grati verso chi ha saputo far ridere in modo intelligente. E’ giusto rendere omaggio a un autore teatrale, televisivo e cinematografico di grande successo. Marvin Neil Simon nasce il 4 Luglio del 1927 in una famiglia umile di origine ebrea, e vive una difficile infanzia, segnata dalla povertà. Sviluppa nel tempo un interesse per la scrittura e in particolare per la commedia. Comincia a scrivere articoli di sport sui periodici dell’Esercito americano. Congedato dall’Esercito, inizia a lavorare alla Warner come fattorino, ma questo gli permette di entrare in contatto con Goodman Ace, che era uno delle principali Case di Produzione per la radio. Goodman Ace assume sia Neil Simon che il fratello Danny nella redazione del programma di intrattenimento leggero “Your Show of Shows”, che fungerà da base per la commedia “risate al 23° piano”. Colleghi dei fratelli Simon sono personaggi come Mel Brooks o Woody Allen, nomi che diventeranno le figure di spicco della commedia americana. Per un decennio i due fratelli lavorano come autori radiofonici, finché nel 1956 Danny decide di spostarsi nella West Coast per diventare un regista televisivo (la televisione stava iniziando a diffondersi). Neil Simon si avvia invece a una carriera di autore teatrale e televisivo. Simon è presumibilmente una figura fondamentale nella creazione del genere sitcom tant’è che vince il primo di molti premi Emmy nel 1957. Vincerà diciassette premi Tony peril teatro, il premio Pulitzer per il teatro e quattro nomination agli Oscar come miglior Film. Neil Simon dice di sé che non aspira a scrivere “il capolavoro”, non aspira all’arte, non scrive “teatro sociale o politico, perché ho sempre pensato che la famiglia fosse il microcosmo di ciò che accade del mondo. Scrivo di piccole guerre che possono diventare grandi guerre”.

La comicità di Neil Simon viene dalle battute, dall’autoironia e soprattutto dalle situazioni. Isuoi lavori sono fondamentali nel canone americano. Ha scritto centinaia di episodi per la televisione, più di trenta commedie, cinque musical, venti film e ha contribuito a molti altri lavori. Alcuni lavori sono letteralmente storia della commedia: “A piedi nudi nel parco” (1963), “La strana coppia” (1965), “Andy e Norman” (1966), “Plaza Suite” (1968), “Il prigioniero della seconda avenue” (1971), e tanti altri.

Nel suo memoir “The play goes on” (1999) Neil Simon descrive la sua formula basata sul combinare la commedia con le situazioni di “persone comuni messe di fronte a seri dilemmi”. Ci soffermiamo sulla “Strana Coppia”, considerata il capolavoro di Neil Simon. Questo lavoro è il frutto dell’esperienza di autore per la radio e la televisione e dei primi lavori teatrali. La “Strana Coppia” è un lavoro strutturato, incentrato sui personaggi di Oscar e Felix, i cui punti di riferimento sono le partite di poker all’inizio dei primi due atti e la partita di pokeralla fine del terzo atto. I personaggi della “Strana Coppia” non sono solo gradevoli, ma con Oscar e Felix ci si può identificare; la figura di Oscar funge da coro greco, nel senso che è colui che spiega lo stato d’animo di Felix e commenta per il pubblico circa la commedia; Oscar e Felix sono caratteri opposti e c’è conflitto. “Qualcuno vuole qualcosa e la vuole veramente. Se altri gli impediscono di ottenerla, c’è conflitto” disse Simon. Il terzo atto è frutto di molteplici riscritture e di un preziosissimo suggerimento del critico teatrale Elliot Norton che suggerì di introdurre due personaggi già presenti negli atti precedenti. Ne risultò una riscrittura del terzo atto due giorni prima di andare in scena a Broadway ma anche l’inizio di un successo leggendario.