The Martian: quando l'uomo camminerà su Marte

di Piero Giuseppe Goletto

Il film “The Martian” di Ridley Scott si basa sull’opera prima di Andy Weir, ingegnere informatico e grande cultore della fisica e dell’astronautica. Mark Watney, protagonista di questa storia, è un botanico prestato alla NASA che per un incidente verificatosi su Marte viene dato per morto dopo una violenta tempesta di sabbia, nella quale Mark era stato ferito e sbalzato lontano da un'antenna divelta. In realtà Watney, comandante della terza missione spaziale umana su Marte, è vivo e la sua storia è quella di un Robinson Crusoe spaziale, che è chiamato a resistere dapprima sperando e poi attendendo che l’ente spaziale americano lo recuperi. Dovrà così utilizzare tutte le sue conoscenze scientifiche e biologiche per produrre acqua e cibo, in modo da prolungare la sua sopravvivenza. Egli ha infatti scorte per soli 300 giorni.

Il racconto viene presentato nel libro come un diario; nel corso della storia dapprima la NASA riconosce le tracce dell’astronauta scomparso, poi entra in contatto con lui grazie all’abilità ingegneristica nel riconvertire per le sue necessità il lander Pathfinder e il rover Sojourner. Sfruttando la fotocamera del Lander, Watney riesce a comunicare con la Terra e ottenere dalla NASA le indicazioni per modificare il rover.

Le continue uscite sul Pianeta Rosso – ciascuna delle quali richiede di pressurizzare / depressurizzare gli spazi abitabili – provocano rotture e, per salvare l’astronauta, che è diventato per tutti sulla Terra “l’uomodi Marte”, un astrodinamico, Rich Purnell, propone una speciale traiettoria con assist gravitazionale con la Terra che porterebbe la nave dell'equipaggio di cui faceva parte Watney, nuovamente su Marte. Nonostante le perplessità della NASA, i i membri della missione concordano nel tentare la manovra per salvare Watney loro stessi. Così facendo, forzano la NASA a inviare loro le provviste con lo sfruttamento di un vettore messo a disposizione dai Cinesi. Nel frattempo: Watney si sposta nel punto di arrivo della quartamissione su Marte, affrontando una tempesta di sabbia; la capsula in fase di rientro su Marte è costretta a manovre acrobatiche per recuperare l’astronauta.

 Il limite inevitabile del libro è la presenza di digressioni tecniche che servono, in realtà, a spiegare le motivazioni delle azioni del protagonista. Non si può definire fantascienza: è un romanzo basato fortemente su aspetti scientifici molto realistici conditi da un tocco di umorismo: non aspettatevi alieni, oggetti volanti o fenomeni inconsueti. Si tratta di una storia in cui un uomo dotato di risorse tecniche e forza psichica superiore alla media è costretto a superare situazioni estreme con l’aiuto della sua sola intelligenza.