Cambiare l’acqua ai fiori

di  Alessandro Claudio Giordano

“Una storia che con toni lievi preme sul cuore, Violette è una protagonista che fa bene e non somiglia a nessun'altra”

Violette è una donna che sopravvive dimostrando una fortissima volontà di farcela, nonostante sia stata abbandonata in culla, nonostante le numerose case famiglia cambiate. Il suo obiettivo è lavorare per rendersi indipendente, ma un bisogno ancora più grande è quello di essere amata da qualcuno e quel qualcuno si presenta con il nome di Philippe Toussaint. Violette e Philippe iniziano così una vita insieme. Che cosa la leghi a lui non è ben chiaro. La loro storia ci viene raccontata proprio da una Violette quasi cinquantenne e si sviluppa attraverso tanti flashback e anticipazioni che rendono il racconto avvincente ed ancorato alla difficoltà di capire gli avvenimenti. La vita della protagonista è stata sconvolta da un tragico lutto, la morte della figlioletta, che l’ha sconvolta tanto da determinare la defìnitiva fine del suo di un rapporto matrimoniale. E da quel momento la vita di Violette sarà dedicata a fare la guardiana di un cimitero della Borgogna, dove è seppellita la figlioletta. Così cambierà l’acqua ai fiori delle tante tombe che riconosce una da una, cataloga, annotando ogni particolare. Nel momento in cui la morte si insinua nella sua vita, Violette si lascia risucchiare dall’ombra e ne esce solo comprendendo di dover cercare una colpa. Non importa che la colpa ci sia o meno, quel che conta è che crederlo dà la spinta a Violette per uscire dalla morte e riprendersi la vita. Solo all’inizio però, solo fin quando Violette capirà che la ricerca di un colpevole le ha impedito di perdersi, ma non sarà quella a salvarla. L’abilità di Valérie Perrin sta proprio nella delicatezza con cui trasferisce questi sentimenti nelle pagine del suo romanzo e li trasforma in parole e vita vera. Accompagnando il lettore in un intenso viaggio nella vita di Violette tanto da regalare la narrazione piena di dettagli ed attenzione.

Valérie Perrin è una scrittrice, fotografa e sceneggiatrice francese. Con il suo primo libro Il quaderno dell’amore perduto ha vinto numerosi premi e riconoscimenti che hanno permesso ai lettori e alla critica di puntare il mirino sulle sue produzioni. Inizia la sua carriera come fotografa di scena e, in seguito all’incontro con il regista Claude Lelouch, ha collaborato alla stesura di alcune sceneggiature per importanti film. Il romanzo che più di tutti l’ha consacrata al grande pubblico internazionale è Cambiare l’acqua ai fiori, tradotto in molti paesi e apprezzato in tutto il mondo per il suo tratto sensibile ma allo stesso tempo ironico e divertente. In Italia questo libro è stato un vero e proprio caso editoriale, vendendo 9.000 copie nella prima settimana dall’uscita e raggiugendo le 180.000 copie nel settembre 2020.