di Alessandro Claudio Giordano
L’esigenza di sperimentare spinse van Gogh a visitare nuove soluzioni pittoriche e la piazza di Arles gli diede l’occasione di provare a dipingere di notte. Il pittore fiammingo dipinse, così, l’esterno di un caffè illuminato dalle luci a gas e l’artista fu molto soddisfatto del risultato perché quella illuminazione creava un intenso contrasto di complementarietà con il blu.
Inoltre, in una lettera alla sorella Wilhelmina scrisse di aver provato un gran piacere nel dipingere di notte. “Terrazza del caffè di notte” è un dipinto dalle tonalità fredde nella parte alta e calde nella parte bassa. Infatti, il colore più diffuso sull’opera è il giallo ocra che si diffonde dalle luci poste sotto al dehor e illumina la strada acciottolata. In alto invece il cielo blu intenso e punteggiato da stelle chiare. Il dipinto è caratterizzato da accordi cromatici raffinati che descrivono una calda sera del meridione francese. La scena notturna infatti è descritta interamente dal contrasto tra i blu scuri e il giallo brillante. Di fronte alla “Terrazza del caffè” Van Gogh sistema il cavalletto, posa la piccola tela, sceglie i colori. che da quando si è stabilito ad Arles sono diventati il suo unico mezzo espressivo. Vincent ne consuma tantissimi, spremuti spesso direttamente dal tubetto. La sera in cui dipinge questo capolavoro, stranamente, è come se la sua anima fosse quieta e rilassata, decisa a non lasciarsi sfuggire nulla di ciò che accade attorno a lui. Anche i ciottoli della strada lastricata devono essere dipinti con cura, alternando il blu, al nero e al marrone. E del suo dipinto Vincent van Gogh scrisse alla sorella: “Ho dovuto interrompere il lavoro per cominciare un nuovo dipinto ritraente la parte esterna di un cafè nella notte negli ultimi giorni. Sulla terrazza del locale, ci sono delle piccole figure di gente che sta bevendo. Delle grandi lanterne luminose gialle illuminano tutta la terrazza, la facciata, il pavimento, ed addirittura si proietta sulle pietre della via, trasformandole in un color viola/rosa. La facciata delle case sulla strada che si dirigono lontano sotto un cielo blu, e le stelle sono blu scuro o viola, con un albero verde. Si tratta di un quadro di notte senza il nero. Niente se non un bellissimo blu, viola e verde e nelle vicinanze la piazza illuminata è colorata con giallo limone, quasi sulfureo. Mi piace molto dipingere la zona di notte." e sul dipinto ancora ricorda alla sorella come incontra nei bistrot raccontati nel “Bel Ami” di Maupassant luci e colori che ha rintracciato ad Arles “Non mi hai mai detto se hai letto il romanzo “Bel Ami” di Guy de Maupassant, e non so cosa ne pensi del suo talento in generale. Dico questo perché all’inizio del romanzo c’è la precisa descrizione di una notte stellata a Parigi, con i cafè illuminati del boulevard, e c’è qualcosa del genere nel quadro che ho appena dipinto”. Non sappiamo se per la sua opera Vincent van Gogh si sia ispirato al romanzo o se, com’è più probabile, si sia trattato di una pura coincidenza. In fondo, dipingere e raccontare la vita per le strade e nei caffè era un tema piuttosto comune in arte e in letteratura. Ma per “Terrazza del caffè, la sera, Place du Forum, Arles”, Ultima curiosità van Gogh non scelse di entrare nel locale, preferendo concentrarsi su ciò che accadeva sotto un luminoso cielo stellato.
“Terrazza del caffè la sera “(Terrace of a café at night Place du Forum) è un olio su tela di 81 centimetri di altezza e 65,5 cm di larghezza.