Alekos Panagulis: cosa significa essere uomo

di Alessandro Claudio Giordano

Perché parlare di Alekos Panagulis? Perchè ha rappresentato e rappresenta un esempio di cultura e democrazia, senza discussione o rilievi di sorta.

Un protagonista di una politica differente e di un’Europa diversa. Oggi a più di quarant’anni di distanza dalla sua morte, travolti da una crisi di idealità e dalla rinascita di un pericoloso populismo, dovremmo domandarci quale può essere il percorso per recuperare confidenza con la storia, senza mettere in discussione le regole più elementari di difesa del concetto di democrazia.

In questi ultimi tempi la crisi dei modelli economici e della politica ha messo in discussione anche i concetti più elementari dell’integrazione europea, presumendo che proprio Bruxelles sia stata la causa dell’endemica crisi di paesi che lottano ormai da anni contro un’economia di basso livello che porta a suo corredo disorganizzazione e disomogeneità ed un altrettanto debole sistema politico. E’ il caso dell’Italia e di gran parte dei paesi dell’Europa mediterranea.  L’obiettivo è di riscoprire la politica europea, restituendone la vivacità e coraggio e questo è possibile solo attraverso un’accurata analisi politica, economica e sociale. Alekos Panagulis lo aveva intuito, per questo è stato un protagonista della scena politica europea in un contesto in cui la sua Grecia, la Spagna ed il Portogallo erano ancora dittature ed il Muro di Berlino separava l’Europa Occidentale dalle dittature comuniste. La politica e la struttura dei paesi in questi anni si è modificata. Oggi però non pensiamo più. Si è scelto per comodità e per numeri di cavalcare la protesta, e questo solo per fini elettorali. E l’uomo politico che nella tradizione democratica dovrebbe essere l’anfitrione delle istituzioni, rappresenta un sentimento neppure più politico, diventando in buona sostanza la caricatura di un’idea. La figura di Panagulis rappresenta l’estremizzazione della politica perché lo vede attentatore e protagonista della quotidianità nel suo paese. E’ protagonista del suo quotidiano, ancor più rinuncia ad essere una sorta di collaborazionista nella centrale di polizia, dove interrogato e picchiato, accetta suo malgrado il carcere. E seppur molto restio alla partecipazione vera e propria quando decise di essere parte dell’agone politico,  lo fece con coraggio e dignità in un partito, l’Unione di Centro – Nuove Forze, che traeva la propria idealità dal porsi sempre interprete del sentito comune. Panagulis era parte del suo tempo ed il suo impegno politico presumeva dalla precarietà di un quotidiano scandito dalla dittatura. L’Europa di oggi non integrata politicamente rischia il tracollo perché sono venute meno le condizioni che dovrebbero essere la base per lo sviluppo politico. Oggi il populismo da bar non serve a nessuno, svia i problemi e non li risolve. Il pensiero di Panagulis era saldamente legato al rispetto delle istituzioni democratiche, che oggi taluni mettono in discussione. Ed allora? Si riparta e seriamente dai nostri limiti cercando coraggio e dignità nella difesa dei nostri valori unico viatico alla crisi delle idee e del nostro oggi.

 

 

 "Alekos, cosa significa essere un uomo?" "Significa avere coraggio, avere dignità"

Che tristezza per coloro che accettarono
Di essere gli ingranaggi di una macchina
Credendo che fosse la loro voce
I monotoni rumori della macchina

Che orrore quando vedo
mani senza testa muovere la macchina
con movimenti ritmici, gli stessi,
che una voce di altri comanda

Che inaudito schifo
osservare occhi e bocca
di chi per conto di altri parla e guarda
anche loro ingranaggi della macchina

Che odio infinito
per chi uccide con mani altrui
quando con carne costruisce ingranaggi
scavando una fossa per la vita

Che amore, culto, ammirazione
verso coloro che si battono sempre
perché scoprano voce gli ingranaggi
e nella vita trovino uno scopo