COMIX Mad Magazine. Quando la satira dal fumetto diventa spettacolo il sabato sera

di Piero Giuseppw Goletto

 

Un fenomeno peculiare della realtà americana è dato da Mad Magazine. Questa rivista umoristica è edita dal 1952 ma trova però negli anni Settanta la sua massima diffusione e successo.

Mad Magazine fa satira su tutto ciò che è statunitense: politica, cultura, società; pertanto chi leggesse un “numero” di questa rivista potrebbe incorrere in difficoltà a comprendere i riferimenti. Creata da Harwey Kurtzman, questa rivista straripa di umorismo e in origine prendeva di mira i personaggi più celebri dello spettacolo e del fumetto nonché gli eroi popolari.

Mad Magazine sembra opporsi a una tendenza all’omologazione del pensiero e del gusto e ha formato una generazione di umoristi.

 Mad Magazine ha proposto parodie di pubblicità, di film, di trasmissioni televisive; ha satireggiato nei confronti di tutto l’arco costituzionale americano. Nello stesso tempo ha offerto grande ironia attraverso la narrazione di fiabe, oppure sullo sport, su premi.

 Si ritiene infatti che Mad Magazine abbia riempito un importantissimo vuoto nel settore della satira di costume e politica, anche se nel frattempo tutto ciò che rese controverso questo periodico è di certo accettato e per alcuni aspetti “popolare”.

 Lo dimostrano i riferimenti a questa rivista presente nei Simpson. Terry Gilliam (uno dei Monty Python) considerava questa rivista una sorta di “bibbia” (se è concesso usare questo termine) dell’umorismo. Secondo Tom Spurgeon, studioso e storico del mondo del fumetto, Mad Magazine era arrivato a costituire l’equivalente dei Simpson, del Daily Show (un telegiornale satirico) e The Onion (un sito Internet umoristico e satirico tra i più visitati al mondo).

 Molti autori di trasmissioni televisive americane di enorme successo come The Late Show with Stephen Colbert (che prosegue la tradizione di David Letterman) o Saturday Night Live (il cui taglio è dichiaratamente comico e parodistico) sono cresciuti con o su Mad Magazine. Quindi in sostanza Mad Magazine si è spostato almeno in parte in televisione.

 Tipico di Mad Magazine è l’essere strutturato in rubriche; ne citiamo di seguito alcune.

 The Lighter Side of  (il lato comico di…) propone una satira bonaria di aspetti della vita quotidiana attraverso vignette e gag.

 

Spy vs Spy è la lotta senza quartiere e senza fine tra due spie, identiche nell’apparenza e nel modo di agire eccezion fatta per l’essere una bianca e una nera. La strip è una parabola sulla stupidità della teoria della Mutual Assured Distruction caratteristica della guerra fredda.

 

Ogni numero contiene una o più parodie di film o spettacoli televisivi, con una particolare predilezione per i quiz in quanto nel gruppo di autori di Mad Magazine imperversa un ex autore della Mark Goodson Production (una casa di produzione americana specializzata nei quiz televisivi, ora confluita in Fremantle )Queste parodie sono realizzate attraverso dei fumetti nei quali la prima tavola presenta il cast (ovviamente, tutti i nomi sono storpiati). L’effetto comico fa uso della quarta parete (l’attore si rivolge direttamente al pubblico), oppure fare uso di riferimenti ad aspetti tecnici del teatro o del cinema, a ruoli passati, o fatti di vita quotidiana.

 Al contrario di quello che si può pensare, l’essere fatti oggetto di satira su Mad Magazine è considerato indice di successo, tant’è che molto spesso le celebrità che appaiono in caricatura inviano lettere di apprezzamento corredate da foto.

 Le Game Show Parodies sono curate da un Alfred E. Neuman è il personaggio-copertina di Mad Magazine. Viene presentato in copertina; i suoi tratti somatici sono quelli di un ragazzino lentigginoso, dai capelli rossi e dalle orecchie a sventola. Gli manca un incisivo e ha un occhio leggermente più basso rispetto all’altro. La sua frase tipica è What, Me Worry? (Preoccuparmi? Chi? Io?)