Progetto Chingon: il viaggio come avventura

di Alessandro Claudio Giordano

Dopo circa venti anni di lavoro all’estero avevano deciso di prendersi un anno sabbatico, per qualcuno potrebbe essere un momento di pausa e di riflessione. Per altri, e questo è il caso di Alessandro e Serena, ha rappresentato l’occasione per dar vita ad altro grande progetto: spedire il loro camper van dall’Europa all’America e visitare un’area che comprende il Canada, l’Alaska, gli Stati Uniti ed il Messico. Molti chilometri, diremmo tante miglia, attraverso un continente diversificato per natura, caratteristiche e storia.

Molti followers su tutte le piattaforme socials dovuti per lo più ad alcuni fattori che direi, necessari ed importanti quando si decide di aggiungere un aspetto documentaristico al viaggio. Alessandro e Serena hanno tempi giusti per alternare cronaca e saggistica, geografia e curiosità ed un merito in più aver reso “normale” un viaggio importante. Ciò che consegnano a chi li ascolta o guarda nei loro appuntamenti settimanali, sono istantanee che danno senso e dimensione alla loro quotidianità, alle visite, ad esperienze nuove sempre molto interessanti e mai banali. L’intervista è stata semplice, organizzata e fatta in pochi giorni. La propongo ricca di considerazioni e suggerimenti.

-        Dopo tanti anni di lavoro all’estero avete deciso di dedicare un periodo all’esplorazione del Nord e Centro America. La preparazione del viaggio è stata lunga? Che cosa vi ha spinto verso queste mete ed ancora è stato tutto programmato? Oppure qualcosa è stato lasciato a scelte fatte sul momento?

 Abbiamo cominciato a programmare il “PROGETTO CHINGON” quando eravamo ancora in Messico durante i vari lockdowns avvenuti anche là nel periodo iniziale della Pandemia. Da sempre viaggiatori, sia prima di conoscerci e sempre più, compatibilmente con il nostro lavoro, da quando ci siamo conosciuti. Per motivi di tempo e vicinanza, vivendo in Messico, abbiamo viaggiato svariate volte negli Stati Uniti e gli spazi ed i paesaggi di Stati Uniti e Canada ci hanno sempre attirato tantissimo. Ci eravamo programmati sin da prima che iniziasse la pandemia di “fermarci “dal lavoro Messicano che ci stava veramente tenendo occupati sette giorni alla settimana, trecentosessantacinque giorni l’anno, lavorando nel settore del turismo nella zona compresa fra Cancun e Tulum con base a Puerto Aventuras , una tranquillissima comunità a pochi chilometri a sud di Playa del Carmen. Siamo riusciti, a vendere la nostra piccola attività e il nostro piccolo appartamento in Messico e allo stesso tempo abbiamo cominciato a valutare quello che sarebbe stato il mezzo di trasporto a noi più indicato per questo nostro progetto e successivamente dove acquistare il nostro Chingon. Abbiamo trovato a Genova dove risediamo quando siamo in Italia Federico che ha veramente fatto il possibile per consegnarci il nostro Van “ perfetto “ e siamo veramente contenti, quando una volta rientrati in Italia per stare anche più vicini alla famiglia durante il difficile momento vissuto in tutto il mondo per la pandemia , il Chingon ci è stato consegnato il 14 Febbraio 2021 ( San Valentino …. ) e a quel punto noi saremmo anche stati pronti per lanciarci oltre oceano ma il mondo, sfortunatamente, non era ancora pronto a riaprire le sue frontiere. Abbiamo quindi cominciato a prendere confidenza con la nostra nuova casa su ruote percorrendo circa 10000km fra Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Puglia , Sardegna e poi anche in Francia. La nostra vita in van era ufficialmente iniziata. La programmazione per il grande progetto verso le Americhe intanto continuava con la parte burocratica per l’ottenimento del visto per gli Stati Uniti che ci consente di viaggiare per periodi di 6 mesi contrariamente alla maggior parte dei nostri connazionali che viaggiano con l’esenzione al visto chiamata Esta e con la quale si può,  viaggiare negli Stati Uniti per periodi non oltre i 3 mesi . La prenotazione della spedizione del Van dal Porto di Anversa in Belgio fino al Porto di Baltimora negli Stati Uniti è stato un altro dei momenti epici della progettazione ed include anche l’ottenimento di un permesso di importazione temporaneo per il veicolo per tutto il territorio definito Nafta ( Stati Uniti, Canada e Messico ) e che viene rilasciato per un anno , alla scadenza del quale si deve uscire appunto dalla zona Nafta ( Nel nostro caso è stato in Guatemala ) per un periodo non inferiore a 30 giorni per poter poi successivamente “ rientrare “. A seguire l’assicurazione per il Chingon obbligatoria per circolare in USA e Canada, una diversa per circolare in Messico, l’assicurazione medica personale ecc ecc… insomma oltre all’itinerario, un sacco di scartoffie ma tutte super importanti.  L’itinerario di massima è stato programmato ma noi per un viaggio del genere abbiamo dovuto spesso apportare delle modifiche al momento e questo tipo di elasticità è super importante per la migliore riuscita del viaggio.

-        La fatica che immagino accompagni a volte il viaggio, non vi ha mai fatto demordere rispetto all’obiettivo finale?

 Mettere alla prova sì, sarebbe assurdo non ammetterlo, ma il pensiero di demordere mai. Siamo due persone molto attive e pronte e capaci di studiare tutte le possibili soluzioni e varianti dei problemi che possono capitare nella vita di un viaggio del genere, mai piangere... sempre rimboccarsi le maniche e cercare la soluzione . Forse anche il nostro Background subacqueo ( siamo entrambi istruttori subacquei ) ci aiuta in questo con una delle principali regole da adottare sott’acqua… quando c’è un problema… Stop, Think, Act …. Fermati, Pensa, Agisci !

-        Quanto la vostra esperienza all’estero, vi ha aiutati in questa avventura?

 Tantissimooooo , la conoscenza delle lingue straniere è molto importante, aver lavorato per anni e anni con turisti stranieri ci ha insegnato come facilitare i contatti e le relazioni con Americani, Canadesi, “ Latini “ insomma con persone da tutto il mondo. Parlare con le persone “del posto “ ci aiuta a trovare i posti migliori, farci consigliare, trovare aiuto ecc.

-         Con Chingon, il vostro van è anche, in questo momento la vostra casa. Con lui credo abbiate un rapporto di stretta collaborazione. Quanto vi ha sorpreso in questi mesi?

 Ci consideriamo viaggiatori “sicuri” nel senso che non siamo “scavezzacollo “ e non cerchiamo rischi inutili ma comunque il Chingon ci ha sorpreso spesso e ci continua a sorprendere, non tanti viaggiatori di quelli che si trovano su Youtube possono dire di aver percorso più di 60 mila chilometri con un Van assolutamente di serie .

-        Avete normalizzato la figura del “viaggiatore” che non necessariamente deve essere un esploratore per conoscere e viaggiare. Il vostro merito é di aver reso semplice un viaggio che immagino comporti molta organizzazione, capacità di adattamento e tenacia. E’ solo una mia impressione?

 Questo è quello che ci piace ripetere spesso anche durante i nostri video per cercare anche di motivare altre persone a lanciarsi in questo tipo di avventura perchè se ce la facciamo noi il 99% delle persone che vedono le nostre avventure riuscirebbero ad essere al posto nostro.

-        Viaggiando attraverso gli Stati Uniti, il Canada ed il Messico avete percepito grosse differenze rispetto a come la gente comune vive la propria quotidianità e le abitudini italiane?

Ovviamente in ogni Paese a loro modo ma la base è la stessa in tutto il mondo, ci si alza, si va al lavoro o a scuola, si torna a casa si cerca di riuscire a pagare le bollette alla fine del mese e questo magari in alcuni casi non è così scontato e si ripete tutto il giorno dopo. Viaggiando così si riesce a capire che l’Italia è uno dei Paesi più belli al mondo in assoluto, in altri Paesi ci sono vantaggi e svantaggi due esempi clamorosi su tutti … Negli Stati Uniti basta avere una busta paga e non avere debiti con le tue carte di credito e la Banca ti da un mutuo per comprarti la casa ma poi la Assistenza Sanitaria è a pagamento e non poco .. per il nostro tipo di viaggio gli spazi ed i paesaggi sono la cosa più bella in assoluta. Ci porteremo migliaia di questi momenti con noi per il resto della nostra vita.

-        A chi volesse affrontare un’avventura simile alla vostra, che cosa potreste suggerire?

 Fatelo, non pensateci troppo, non ci vogliono tutti i “capitali” che la maggior parte delle persone si immagina. Ad oggi la nostra spesa media mensile è inferiore a quella di qualsiasi persona che vive in Italia che oltre alle famose bollette e la spesa deve pensare anche a pagare l’affitto di un appartamento o il mutuo per la casa. E poi un consiglio, contattateci e saremo felicissimi di rispondere a qualsiasi possibile domanda.

-        Alessandro e Serena, immaginate di regalare a chi vi segue l’istantanea di un posto visitato che per qualche motivo vi porterete nel cuore…

Chiudete gli occhi e vedetevi teletrasportati in un film dei vostri sogni, gli spazi sconfinati, noi lo facciamo spessissimo anche adesso e funziona vi assicuriamo e mentre avete gli occhi chiusi pensate anche, ancora una volta che ce la fanno Ale e Sere ce la potete fare anche voi e noi siamo qua per rispondere a qualsiasi domanda. Grazie e a presto!

* le foto sono state fornite cortesemente da Alessandro e Serena

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