La speranza dentro Neon Genesis Evangelion – 3.0+1.01 – c’era tre volte

di Piero Giuseppe Goletto

Neon Genesis Evangelion è un’opera di animazione giapponese che ha offerto e offre innumerevoli spunti a chi vuole interpretarne i contenuti.

 Questo mosaico trova ora conclusione con il film Evangelion 3.0+1.01: Thrice Upon a Time attualmente visibile solo online e che va visto come ultimo della serie:

  1. Serie Neon Genesis Evangelion
  2. Evangelion: 1.0 You Are (Not) Alone (aka Evangelion 1.11)
  3. Evangelion: 2.0 You Can (Not) Advance (aka Evangelion 2.22)7
  4. Evangelion: 3.0 You Can (Not) Redo (aka Evangelion 3.33)

Il punto su cui vogliamo soffermarci in questa sede è che tutta la serie potrebbe avere per tema la speranza.

In Evangelion 3.0+1.01: Thrice Upon a Time è finita la guerra tra l’umanità e i mostruosi Angeli venuti da non si sa dove.

E’ finito il tormento dei Children, soldatini mandati in battaglia dentro le altrettanto mostruose macchine da combattimento Evangelion.

E’ finito il Second Impact, una sorta di apocalisse.

Nell’arco dei 26 anni trascorsi dal primo episodio a oggi, Hideaki Anno, creatore di Neon Genesis Evangelion, è guarito dalla depressione di cui questa storia è un’allegoria.

Evangelion 3.0+1.01: Thrice Upon a Time è l’atto finale della storia e qui ci importa soprattutto dello scontro definitivo tra il protagonista Shinji Ikari e suo padre Gendo. Lo scontro si sblocca quando Gendo inizia a svelarsi al figlio, raccontandogli il suo passato, l’isolamento da ragazzo, la sete di conoscenza, l’amore con Yui, madre di Shinji.

Si riconoscono così anime afflitte dalla solitudine e Gendo comprende che avrebbe dovuto prendersi cura del figlio dandogli tutto l’amore che un padre – pur disperato per la perdita della donna amata – può dare.

Shinji capisce che la strada per capire il suo ruolo di figlio, di pilota degli Evangelion, in ultima analisi di essere umano passa per l’aiutare il padre a superare il dolore della perdita della moglie.

Sicché, nel momento in cui il combattimento finale lo dota di una lancia in grado di riscrivere la realtà, Shinji riporta il mondo a una condizione in cui gli Evangelion, queste macchine da guerra, e nulla di ciò che a loro si collega, è mai esistito.

Shinji riflette sulle figure dei propri genitori, sul rapporto con Asuka e Rei (personaggi fondamentali in tutta la serie e nei film di Evangelion), sulla sua comprensione di sé.

Man mano che questa si amplia, si avvicina la possibilità di una “Nuova genesi”, cioè a Shinji si apre la possibilità di creare un mondo che somiglia molto al nostro, nel quale è permesso al protagonista di essere aperto e disposto a comprendere gli altri.

Il messaggio che Hideaki Anno ci affida, invitandoci a tornare alla realtà, è che va ricercata la capacità di essere aperti, di prendersi cura degli altri, di creare legami sinceri e amorevoli.

Echeggia in tutto Evangelion una battuta di uno tra i più bei film di Hayao Miyazaki: “Si alza il vento. Bisogna tentare di vivere”.